Autore | Replica a questa Discussione |
sabri
Registrato dal: 07-12-2008
Da:Lucca
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| Inserito 18/11/2010 ore 16:36  
Mi fa veramente piacere che in tutto il mondo lo abbiano ricordato, era veramente un grande campione e credo anche un bravo ragazzo!!!
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willycuba
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| Inserito 18/11/2010 ore 15:20  
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mareno
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| Inserito 09/11/2010 ore 12:51  
d'accordo con paolo asturias e thai.
mi risulta strano che un campione come lui non sia stato affiancato dal suo staff medico in un momento del genere.
i pro sono delle macchine da soldi,dove niente e' affidato al caso,c'e' allenamento,programmazione nei dettagli.
troppo strano che fosse solo.
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piba
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Da:Hainan e Roma
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| Inserito 08/11/2010 ore 16:44  
la vita è proprio beffarda.
cavalca onde che ucciderebbero chiunque e muore cosi a 32 anni...
pace all'anima sua!
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thaiaht
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Da:VIAREGGIO!!!
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| Inserito 08/11/2010 ore 15:38  
Quoto in tutto e per tutto Asturias. Purtroppo Andy una qualche dipendenza l'aveva, ma probabilmente era solo quella della vittoria. In mancanza di questa ha avuto dei problemi, semplicemente umano direi.
Il dengue è veramente pesante, soprattutto se l'infazione soprvviene una seconda volta. I ceppi di dengue sono quattro e se uno ha già gli anticorpi per uno dei ceppi, se viene contagiato da un altro ceppo di dengue c'è un alto rischio che venga in forma emorragica o comunque con dolori "spacca ossa".
Occhilupo ha dichiarato che Andy aveva già contratto il dengue in Indonesia, quindi era al secondo contagio. In questo caso le cure devono essere immediate e mirate a combattere i sintomi per permettere al fisico di produrre gli anticorpi giusti. Quindi antipiretici, antidolorifici, plasma e sangue se c'è emorragia. Non c'è un vaccino proprio per il problema della secondo contagio rischiosissimo.
Ora diciamola tutta, i surfisti viaggiano da soli, ok. Ma qualcuno della federazione o della Billabong, sapendo lo stato di salute non avrebbe potuto pensare ad un ricovero? Comunque a seguirlo.
Probabilmente si è ucciso utilizzando quello che aveva e/o quello che si è potuto procurare contro il dolore. Il metadone, che non è chiaro se ci fosse o meno ma, è efficace contro il dolore e il dengue ne dà tantissimo. Purtroppo è anche pericolosissimo.
http://www.xagena.it/news/e-farmacia_it_news/ff15242553d87dd31723dcd88a087382.html
La cosa triste è che pare gli sia stato rifiutato l'imbarco da Dallas perchè nella tratta Miami Dallas ha avuto un attacco di vomito. Se poteva volare fino a casa, forse sarebbe sopravvissuto.
Insomma una bruttissima cosa.
R.I.P. Andy.
Ricollegandomi a quello che ha detto Asturias, sul circo mediatico del surf, come avete visto the show must go on. Non era opportuno non concludere la gara?
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yonny
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Da:Roma
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| Inserito 08/11/2010 ore 14:18  
Per quanto riguarda la dengue quest'estate ci sono stati vari casi nel sud della francia,un paio anche nel nord est dell'italia se non sbaglio,dovuti a quanto pare a zanzare tigre,per quanto ne so non 'cè vaccino,un mio amico l'ha presa quest'estate nel sud est asiatico ed è stato molto fortunato a detta dei medici ad essere stato ricoverato subito in una struttura adeguata a bangkok,ha avuto dolori veramente forti ed è solo grazie alla prontezza di spirito del compagno di viaggio se è andato tutto bene,comunque è stato ricoverato 2 settimane in ospedale!
per Andy mi dispiace veramente,sinceramente non so quanto sia vero in questo caso il discorso di un campione caduto nell'oblio e depresso,poichè in un caso del genere ho difficoltà a comprendere dove possa aver trovato per esempio le motivazioni giuste per vincere una gara importante come quella polinesiana!
forse molto più semplicemente potrebbe aver sottovalutato la situazione...
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pAOlO
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Da:The global village
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| Inserito 08/11/2010 ore 10:25  
E io quoto al 100% Asturias...
olvido=oblio
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bradpizza
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Da:como
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| Inserito 08/11/2010 ore 10:25  
il dengue è una bestia strana non c'è vaccino può essere solo curata e a volte non ci si riesce
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Escalabar
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Da:Viareggio
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| Inserito 08/11/2010 ore 08:12  
Non ho capito cosa vuol dire "olvido" .. però io i ringrazio per lo sfogo.
A me non torna una cosa, mio padre, che ha navigato una vita, dice di essere vaccinato contro il denghe, il vaccino l'avrà fatto probabilmente anche parecchio tempo fà.. possibile che un campione di surf, che per lavorare deve anche lui girare il mondo, non sia vaccinato?
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Asturias
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| Inserito 07/11/2010 ore 23:35  
Quoto PAOLO 100%!!!!! Qua negli USA la salute è uno dei principali problemmi delle persone, della satute dipende mantenere o meno un certo tenore di vita. A certe persone gli toca scelgiere tra curarsi o continuare ad avere una casa, penso sia qualcosa di veramente dramatico. Poi tornado al tema Irons, penso sia altamente improbabile che sia morto per denghe. Ho letto che lo avrebbe contratto in Portogallo e sinceramente non penso che in questo paese ci siano casi recenti di denghe. Senza conoscere a questo ragazzo potrei scomettere che é morto di tristezza, di insodifazione e di frustrazione come tante altre star. Andy Irons è stato un grandissimo surfer fino l'ultimo giorno ma purtroppo negli ultimi anni non era proprio spuntato per il suo rendimento in competizione (tranne delle vittorie in qualche gara). Per me era, simplecemente e profondamente, depresso. Ma pensate un pó cosa li a tocato vivere....Ed stato tre volte campione del Mondo di surf ma ha avuto adosso il ruolo di "antihero" del surf, vivere alla ombra di "Dio Kelly". Ombra che non é progettata da Kelly Slater ma dai mass media e dai migliagia di imbecili che considerano che vincere 10 volte un campeonato del Mondo trasforma a una persona in Dio. Kelly NON é Dio, Andy NON era neanche DIVINO. Tutte due sono umani e come umani devono essere trattati altrimenti gli si fa del male. Tutto questo star system che essiste attorno allo sport e agli spettacoli in genere non produce altra cosa che frustrazione, merda e depressione. I ragazzi vivono al di sopra delle sue possibilita, sono trattati come delle star e in pochi riescono a suportare la caduta. Caduta che arriva sempre, a volte in forma di "olvido" (scusate ma non conosco la parola in Italiano) e a volte in forma di condanna. Andy ha soferto questa ultima come gia la aveva soferto il grande MARCO PANTANI. Se vogliamo dare un piccolo aiuto alla crescia sportiva e personale delel prossime generazioni di surfisti doviamo iniziare a credere meno allo "star system" e di più nei valori umani che ogni sport deve avere. LUNGA VITA AL SURF!
Scusate lo sfogo. Buenas Olas
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