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   KiteSurf » Manuale Della Sicurezza  
 
Pubblicato Martedì 20 Luglio 2004 da alpix
 
 

Windsurf e kite
Questo manuale è stato realizzato da Mario Servino a seguito dell’incidente avvenuto il 24 Novembre 2002 ad Ostia-Roma e che ha visto la morte di Michele Magno, dopo 41 anni di passione per gli sport del mare.
Federazione Kitesurf Italiana

Il numero di incidenti che vedono coinvolti i praticanti del kitesurf e dei malcapitati bagnanti che si trovano in loro prossimità sta aumentando e raggiungendo un numero preoccupante.
Si stanno superando dei valori rilevati in altri sport estremi e che vedono coinvolti un numero sicuramente maggiore di partecipanti.
La pratica del kitesurf vede l’entusiasmo, il rischio e specialmente “l’eroicità del gesto” come traino e stimolo alla iniziazione di nuovi adepti.
Cerchiamo di fermarci un attimo e riflettere sul fatto che si può continuare ad apparire eroi garantendo a noi stessi ed agli altri un livello di sicurezza adeguato alla pericolosità di certe situazioni che si creano durante la pratica di questo sport.
Anche i più bravi e preparati atleti si sono, loro malgrado, imbattuti in situazioni a rischio, hanno subito traumi e ferite ed a volte anche perso la vita.
Nessuno vuole imporre “sicurezza” a chi decide di rischiare la propria vita, ma è compito di tutti impedire che un singolo metta a repentaglio l’incolumità e la vita di altre persone.
Cerchiamo, tutti insieme, di rendere costruttiva ogni nostra singola esperienza “negativa” che ci ha visti coinvolti in incidenti avvenuti o evitati per pura fortuna.


LA SCELTA DEL LUOGO
La spiaggia ideale per praticare il kitesurfing nel massimo della sicurezza dovrebbe essere priva di ostacoli e lo spazio disponibile dovrebbe essere quello indicato in figura.
Le linee rosse indicano le linee lungo cui disporre le boe di segnalazione ad una distanza di 20 mt una dall’altra. L’ingresso alla zona di spiaggia deve essere segnalato con apposito cartello che indichi la pratica del kitesurf e del pericolo per chi accede alla zona.

DIECI NORME PER IL KITE SURF PERFETTO!
La guida che segue è stata sviluppata in parte analizzando circa 100 incidenti di kitesurfing.
Lo scopo della guida è di fornire dei validi suggerimenti per cercare di incrementare la sicurezza dei praticanti e di chi si trova nelle immediate vicinanze, di fornire una valida introduzione alla disciplina a chi si avvicina per la prima volta a questo nuovo sport ed infine di tracciare le linee guida per gli istruttori federali e non.

1. Segnalare immediatamente al responsabile della spiaggia o alla guardia costiera tutti quei casi che ritenete pericolosi e che non rispettano le normative pubblicate dalla guardia costiera stessa o dalla capitaneria di porto.

Allegato:

Ordinanza 69/2002 Capitaneria di Porto di Rimini

ART. 10 Impiego e circolazione delle tavole con aquilone ( KITESURF) e similari.
L’uso delle tavole con aquilone denominate Kitesurf è consentito a coloro i quali abbiano compiuto i 14 anni di età. Durante l’utilizzo dei Kitesurf è obbligatorio indossare permanentemente un ausiliario al galleggiamento: - cintura di salvataggio, trapezio galleggiante e/o muta galleggiante).
Il KITESURF deve essere dotato obbligatoriamente di un dispositivo di sicurezza che permetta l’apertura dell’ala e il conseguente sventamento, mantenendola comunque vincolata alla persona.

Esempio: KITERSURFa 2 cavi: sgancio rapido tipo sci nautico su una delle 2 linee; sull’altra ritenuta di sicurezza vincolata alla persona di lunghezza tale da consentire lo sventamento dell’ala KITERSURF a 4 cavi: sgancio rapido tipo sci nautico sul depower ( ritenuta di sicurezza vincolata alla persona di lunghezza tale da consentire lo sventamento dell’ala).
Ai Kitesurf è vietato:
a) Navigare all’interno dei porti del Circondario Marittimo di Rimini, nelle zone di mare destinate all’ancoraggio e partenza delle navi e lungo le rotte di accesso alle medesime;
b) Navigare a distanza inferiore a metri 500 dall’imboccatura dei porti del Circondario Marittimo di Rimini;
c) Navigare in zone frequentate dai bagnanti (zone di mare riservate alla balneazione);
d) Navigare nella zona di mare vietata alla balneazione;
e) Avvicinarsi a meno di metri 50 dai galleggianti che segnalano la presenza di subacquei;
f) Lasciare il KITESURF incustodito senza scollegare almeno un lato dell’ala, riavvolgendo completamente i cavi sul boma.
Nelle zone di mare riservate alla balneazione l’atterraggio e la partenza dei Kitesurf devono avvenire all’interno di appositi corridoi di lancio autorizzati ai sensi del precedente art.7 comma 1 aventi le seguenti caratteristiche:
a) dimensioni come da schema sotto riportato: larghezza: fronte a spiaggia minimo 30 mt. ad allargarsi fino ad una ampiezza di mt.80 ad una distanza dalla costa di mt.100.
b) devono essere delimitati lateralmente fino alla distanza di 500 mt. dalla spiaggia da due linee di boe di colore arancione di una distanza massima di metri 20 l’una d’altra;
c) i corpi morti delle boe costituenti le predette linee devono essere collegati fra loro sul fondo mediante una cima non galleggiante;
d) per agevolare l’individuazione dei corridoi di rientro in spiaggia l’ultimo gavitello esterno (destro e Sinistro ) posto al limite della linea dei 500 mt. dovrà essere di colore arancione ed avente un diametro di 80 cm., con indicato il nome del titolare e il numero di autorizzazione.
e) ogni gavitello dovrà riportare la dicitura “CORRIDOI USCITA NATANTI- VIETATA LA BALNEAZIONE”, tale divieto deve essere inoltre riportato su apposito cartello sistemato sulla battigia all’ingresso del corridoio, riportante la predetta dicitura anche nelle lingue Italiano, inglese, francese, tedesco e russo.
f) il titolare dell’autorizzazione è responsabile della sistemazione e del perfetto mantenimento della segnaletica galleggiante e fissa delle corsie.

ART.11 Circolazione dei KITESURF nei Corridoi
a) la partenza ed il rientro devono avvenire con la tecnica del Body Drag(farsi trascinare dall’aquilone con il corpo in acqua fino ad una distanza di 100 mt. dalla battigia;
b) nei 100 metri sopraccitati è consentito il transito di un KITESURF per volta, con diritto di precedenza ai mezzi in rientro; c)l’impiego del corridoio è limitato alle operazioni di atterraggio e partenza dalla spiaggia;
c) L’uso del corridoio è libero e gratuito
d) All’interno dei corridoi è tassativamente vietata la balneazione.

2. Iniziare con un corso di kitesurf tenuto da un istruttore federale o comunque di provate capacità didattiche che potete trovare nel sito Internet .
Auto-valutare attentamente le proprie capacità di conduzione del kite in condizioni di manovra sulla spiaggia o in body-drag. Le lezioni costano ma razionalizzano e migliorano i tempi di apprendimento garantendo il massimo della sicurezza personale (vedi supporto in acqua con imbarcazione).
Un grave incidente potrebbe costare molto di più.

3. Verificare attentamente le condizioni del tempo attraverso la consultazione di previsioni, di fonti di rilevazione in tempo reale ed un buon anemometro.
Non dimenticate mai di verificare e valutare con attenzione i cambiamenti del tempo durante la pratica del kitesurf. Le condizioni non devono prevedere temporali o burrasche, eccessi di salti di intensità del vento (da 15 a 25 nodi) che deve comunque essere di intensità adeguata alle proprie capacità tecniche e dell’attrezzatura che utilizzate. Se siete in acqua cercate di verificare, sempre, se l’intensità del vento è cambiata; non prendete rischi inutili, tornate a riva e fate atterrare il vostro kite oppure utilizzatene uno di dimensioni più adeguate.
Non alzate il kite se il vento soffia perpendicolare alla spiaggia in direzione del mare o della terra; sebbene sia possibile surfare in queste condizioni il rischio di incidenti aumenta. Ricordarsi di rispettare i rapporti suggeriti dal costruttore tra superfice del kite ed intensità del vento, tenendo sempre in considerazione le proprie capacità di controllo in acqua.

4. Utilizzare meccanismi di sicurezza che includono un caschetto, un giubbotto galleggiante per proteggere anche gli impatti, un buon sgancio rapido, guanti, un laccio per la tavola da surf ed infine un coltellino ad uncino per qualsiasi evenienza.


Alcuni kitesurfers sconsigliano l’utilizzo del laccio per la tavola da surf, ma se indossate il caschetto non ci sono particolari problemi e la tavola non rischia di perdersi o peggio finire in testa ad altri. Ricordatevi di non legare il laccio alle strep in cui inserite i piedi perché potrebbe crearsi in pericoloso “effetto deriva” che trascina la tavola verso il fondo del mare.

5. Non lanciare in kite o surfare in prossimità di ostacoli che stanno a meno di 50 metri nella direzione del vento, ostacoli quali la spiaggia stessa, barche e scogli. Nella pratica del kitesurf “la distanza è tua amica” e può a volte perdonarti errori di valutazione e di manovra.
6. Controllare sempre e con cura tutti i materiali e meccanismi che utilizzate per il kitesurf. Sostituire qualsiasi meccanismo difettoso prima di alzare il vostro kite.

Verificate le condizioni ed i punti di ancoraggio delle 2 o 4 linee di collegamento del kite alla barra di controllo, verificando che non siano annodate o sfilacciate. Alcuni modelli di barra di controllo montano un meccanismo che permette il blocco della stessa in posizione di massima trazione del kite: non utilizzate tali barre se non siete veramente esperti!



Alcuni modelli di barra di controllo montano un meccanismo che permette il blocco della stessa in posizione di massima trazione del kite: non utilizzate tali barre se non siete veramente esperti!
Se vi vincolate alle linee del kite con uno sgancio rapido, verificate che la sabbia non possa bloccarlo o che non possa rimanere incastrato nel gancio del trapezio; lo sgancio rapido va fissato al gancio stesso oppure il gancio va rimosso.

Il gancio a sinistra si apre verso l’alto tirando verso il basso l’anello che regge il perno di blocco e la possibilità di bloccaggio dovuta alla trazione del kite è minima. Il gancio a destra si apre sempre verso l’alto tirando lateralmente l’anello che regge il perno di blocco lateralmente e potrebbe bloccarsi a causa della trazione del kite. Si consiglia di utilizzarlo solo per fissare la linea di sicurezza per lo sventramento del kite o il laccio della tavola, se lo utilizzate. Legate all’anello, tramite una cima, una pallina rossa in modo che sia di facile identificazione; ricordatevi di controllare con cura la tenuta dell’anello e della cima prima di alzare il kite perché la sua rottura vi impedirebbe di aprire lo sgancio rapido.
Esistono in commercio dei sistemi di sgancio rapido che permettono di fissare le linee centrali del kite direttamente sul gancio del trapezio senza utilizzare ulteriori sistemi di sicurezza.

Il costruttore di kite Wipika fornisce uno speciale sgancio rapido che, secondo il costruttore, è alquanto sicuro.

Invece Cabrinha fornisce lo sgancio rapido incluso nella barra di controllo. Se non avete particolari problemi economici, regalatevi uno di questi meccanismi di sgancio rapido perché sono sottoposti ad attenti collaudi da parte dei costruttori.


Questo trapezio è stato modificato tagliando il gancio (1) e fissando uno snodo (3) tra un moschettone (2) ed lo sgancio rapido. Il moschettone è agganciato al trapezio e bloccato con una cima (4) in modo che non scorra a destra e sinistra. La modifica è attuabile quando la barra di controllo non include uno sgancio rapido e qualora lo includesse, due sicurezze sono meglio di una!





Verificate che lo strozza-scotte che serve a depotenziare il kite non sia usurato e che la cima non scivoli in condizioni di forte trazione; per una maggiore sicurezza annodate sempre la cima dopo aver regolato la trazione. La cima va sostituita con frequenza perché tende ad indurirsi a causa della trazione e tende a scivolare con più facilità.
Se la dentatura dello strozza-scotte risultasse “arrotondata” affilatela con una limetta triangolare. Si consiglia di utilizzare lo strozza-scotte in acciaio inox perché meno soggetto ad usura. Se utilizzate un kite con briglie controllate sempre l’usura delle cime ed il corretto funzionamento della carrucola su cui le stesse girano onde evitarne un rapido deterioramento.

7. Fatevi assistere da una persona esperta durante il lancio ed atterraggio del kite, in modo che le vostre segnalazioni possano essere interpretate nel modo corretto. Molti incidenti sono stati causati da persone inesperte non in grado di valutare il pericolo derivante dalla potenza espressa durante un decollo del kite che non si trova nella “finestra” di minor opposizione al vento.

8. Far decollare e mantenere il kite basso nella direzione del mare per evitare sollevamenti, cercando di prendere il largo il più velocemente possibile. Non sostare sulla spiaggia o in prossimità di ostacoli con il kite sollevato e perpendicolare perché il sollevamento non vi permetterebbe di eseguire nessuna manovra di recupero. Non saltare in prossimità della spiaggia, così evitando atterraggi sulla sabbia che vi provocherebbero gravi fratture. Ricordatevi sempre che un colpo di vento è sempre in agguato. Prendete in considerazione il lancio del kite senza essere agganciati in modo fisso tenendo con le mani la sola barra di controllo. Questa manovra può essere eseguita solo se disponete della cima di sicurezza che depotenzia il kite nel caso vi sfugga la barra di controllo. Questa manovra non è consigliata in condizioni di vento medio e forte.
9. Siate molto prudenti e se potete evitate venti che superano i diciotto nodi. La forza e velocità del vostro kite è molto superiore e le condizioni non vi perdonano eventuali errori, valutazioni o semplicemente la cattiva sorte. Rispettate le vostre reali capacità. Non lanciate il vostro kite se la spiaggia è in prossimità di strade, linee di tensione e ferrovie.


10. Siate sempre attenti
durante le vostre manovre ma non dimenticatevi degli altri. Seguire la regola che prevede il lasciare la precedenza al kitesurfer che sta rientrando verso la spiaggia ed ventualmente fermarsi ed alzare il proprio kite; due kite “annodati” tra di loro sviluppano una potenza incontrollabile che potrebbe provocare gravi conseguenze. Se vedete una kitesurfer in difficoltà non esitate a prestargli soccorso o ad attirare l’attenzione delle persone che possono dare aiuto. Considerate sempre che il cattivo comportamento di un altro kitesurfer può mettere a repentaglio anche la vostra sicurezza; andate con i vostri amici e cercate di convincerlo ad applicare le vostre stesse misure di sicurezza e se ciò non bastasse fate di tutto per allontanarlo dalla spiaggia.

Infine, utilizzate un pò del vostro tempo libero per migliorare lo sport del kitesurf, promuovendo iniziative che migliorano e divulgano la sicurezza, sensibilizzano le autorità locali nel trovare soluzioni che soddisfino sia i praticanti che i bagnanti, eliminano le cause principali di incidenti ed infine migliorano la vita dell’intera comunità in cui vivete.


Suggerimento tecnico
La modifica fatta al trapezio della figura consente il movimento a destra e sinistra al moschettone che fissa il gancio a sganciamento rapido.
Il movimento è determinato dalla direzione della trazione e surfando normalmente il moschettone tende a rimanere al centro, mentre quando volete surfare in posizione “front”, cioè invertendo la posizione della tavola, il moschettone si posiziona sul lato lasciandovi più liberi nei movimenti.
La cima è stata annodata al moschettone e passata negli anelli del supporto metallico del trapezio formando un doppio anello e le due parti terminali sono state cucite cercando di mantenere in tensione la cima in modo da offrire il massimo attrito durante lo scorrimento.

Questa modifica si è dimostrata utile anche quando dovete risalire la spiaggia con l’aquilone in “finestra” in direzione di terra o di mare: in questo caso il moschettone si posiziona di lato e voi potete camminare tranquillamente. Provare per credere!



Vi ricordo che camminare sulla spiaggia con l’aquilone in volo è pericoloso, ma a volte è inevitabile perciò attenzione e se potete mantenete sempre l’aquilone in finestra verso il mare.


La consultazione del manuale è gratuita ma chi volesse donare del denaro alla fondazione “Michele Magno Kitesurfing” può contattarmi all'indirizzo email: o GSM 3472575493 ed io fornirò gli estremi per il versamento.
Questo denaro verrà utilizzato per sovvenzionare la fondazione e la federazione FKI affinché insieme si possa continuare a lavorare, a fondare dei centri sportivi dove si può praticare il kitesurf nella massima sicurezza ed a sensibilizzare l’opinione pubblica e le autorità per rendere l’immagine di questo sport meno 'estrema' di quanto non lo sia oggi.
Un caro saluto a tutti, ricordandovi di riflettere prima di “lanciare”.

 
 
 

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