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Nicola Bresciani al Air Show 2004 ad Anglet |
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Pubblicato Lunedì 30 Agosto 2004 da thaiaht |
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E' sabato 14 agosto, sono a la Plage des Cavaliers insieme a Emizellone
e le nostre ragazze, le due Franci. Il sole è brutale, ma l'aria è secca, prima surfiamo a la
Barre, belle sinistre, consistenti e veloci. Si surfa a les Cavaliers solo a contest finito (O'Neill Pro wqs five stars vinto da Troy Brooks).
Entro quando la bassa diventa notevole, lo spot spara delle destre lunghe
tese e tubanti di circa 2m, 1m 1/2, in poche parole godo. Esco
con fame lupigna, addento la mia demì baguette farcita con
tutto il possibile per spappolare il fegato, bevo e mi rilasso
leggendo il quotidiano locale Sud Ouest.
Tra
le pagine dedicate ad Anglet, una è interamente dedicata al
Surf. Titolo Les Vagues, le surf et la nuit. Rimango
colpito, non ero a conoscenza di contest in notturna, inoltre questo
è un contest particolare, è il Quiksilver Air show, il
giornalista scrive oltretutto che sarà la decima edizione. La
manifestazione si svolge in quattro prove, una in Usa, una in
Australia, una in Giappone ed una in Francia. L'idea
è nata proprio ad Anglet, la Quilk l'ha adottata. Il
montepremi di 12000 euro attira professionisti da ogni parte del
globo, inoltre non essendo gara Wqs, i surfisti non rischiano di
essere penalizzati da un'uscita prematura dal contest, per questo si
esaltano e danno il massimo per lo spettacolo. Nella
giornata leggo che saranno fatte le eliminatorie, ma alcuni surfisti
sono ammessi di diritto alla fase finale che si svolgerà in
notturna,costituita da quarti, semi e finale. Scorro
l'ordine degli invitati ammessi alla fase finale e........sorpresa,
tra questi c'è 'Nicolas Breshani (Italie)'. Emizellone
ormai aveva deciso di andare a San Sebastian per la serata conclusiva
della semana grande, io decido di vedere l'Air Show. Surfo
di nuovo a les Cavaliers in mezzo ai pro che hanno terminato
l'O'Neill, sul molo di la Barre c'è Tom con il figlioletto che
guarda le onde, esco, mangio e mi dirigo con la mia Franci alla
Chambre-d'Amour, per vedere cosa succederà. C'è
gran casino, il sole sta tramontando e la folla, perchè
proprio di folla si tratta, si ammassa sulla passeggiata della
Chambre, sugli scogli e sulla spiaggia antistante. La capienza di
questa specie di stadio naturale è aumentata da una bassa
marea strepitosa, peccato che le onde ormai raramente superino il
metro. Il
gruppo metal La Jarry inizia a pompare musica punk-rock, io mi agito
per cercare Alessandro Dini tra la folla, il mio fiuto mi dice che
non può mancare essendo il responsabile commerciale della
Quilk Italia. Lo
trovo, con treppiede e obiettivo cannone d'ordinanza, lo chiamo, ma
non mi sente, solo quando gli poggio una mano sulla spalla destra si
gira e sorpreso mi saluta. Nicola
è già in acqua per il quarto di finale, suona la
sirena, la gara vera e propria inizia. Dieci onde, vengono valutati i
migliori due Aerial. Surfare
e manovrare non conta, infatti tutti i surfisti in acqua prendono
velocità (tanta) e poi staccano. I
più non chiudono le manovre, Nicola no! Lui le chiude, la sua
manovra più bella è un aerial 180° perfettamente
chiuso, ma ne azzecca altri. Quando
la batteria finisce Alessandro lo abbraccia quasi commosso, io gli
stringo la mano felice, lo speaker si esalta, dice che è la
prima volta che un italiano partecipa ad una gara di quel livello,
attendiamo il risultato........ l'italien GAGNE!!!!
Butta
fuori anche Fred Patacchia, specialista spesso ripreso in vari video.
Le
bimbe circondano Nicola che è costretto a firmare molti
autografi, poi sotto pressione si dilegua nella notte. Io
attendo di vedere la semi-finale dove surfa Nicola. Purtroppo non la
passa, ma esce a testa alta, ha dato tutto.
Gli
faccio qualche domanda. SR:Nicola, allora che effetto fà essere qui! N:
Bello bellissimo, peccato per la febbre!!! SR:Come! Hai la Febbre! N:
Si, ho preso freddo in acqua nei giorni passati, e questa mattina
avevo 38°. SR:Boia, che sfiga, ora come ti senti! N:Ho preso una pasticca per la temperatura, per buttarla giù,
sudavo anche in acqua. SR:Gambe molli? N:
Neanche tanto, sai l'adrenalina. SR:Dai ti rifarai! Ma dimmi della tua tattica di gara. N:
Sai gli altri tendevano ad esagerare, staccavano troppo e poi non
chiudevano, io tentavo di staccare il giusto (ndr. mezzo metro). SR:Mossa intelligente. Bravo. Che effetto ti fà essere assediato
da fan per gli autografi? N:
Ma......non lo so......mi sembra di prenderli in giro. SR:In semifinale hai avuto una battuta d’arresto, come mai? N:Bè sai…nel quarto c’era ancora un po’ di
luce naturale, ora con il buio, i fari negli occhi… non
vedevo nulla, anche se le condizioni sono uguali per tutti. Ma io
proprio non vedevo arrivare le onde. SR:Un vero peccato! Ieri dove hai surfato? N:
A Hossegor, tanta roba. SR:'Na figata è. N:
Ora vado. SR:Ciao ci vediamo al Pontile.
Parlo
poi con il Dini che mi promette qualche foto per l'articolo che stò
scrivendo. SR:Ei Franci allora ti è piaciuta la gara? A:Ma come facevano quelli li. Volavano!!!
Iniziano
i fuochi d'artificio, ci avviamo verso Bidart al Campeggio. Mi viene
in mente una cosa… non è che Nicola sia leggermente
miope… quel tanto per cui non bisogna portare gli occhiali, ma
che in condizioni di luce particolari non vedi una mazza. Non ho
provveduto a chiederglielo, che coglione! Il
giorno dopo piatta mostruosa mi do al nuoto.
Bella
cosa questa manifestazione.
Mi
scuso ma come giornalista faccio Caà. Thaiaht.
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