Anticiclone e niente freddo

Voglio la neve!
Almeno facesse le onde...
Odio il freddo.
Prendo quel che viene.



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   My Australian Surfing » Diario di viaggio australiano  
 
Pubblicato Mercoledì 11 Gennaio 2006 da bellsgirl78
 
 

Surf da onda
Come e dove ho scoperto il surf ...pezzo del mio diario di viaggio australiano...

Quel mio caro amico mi aveva detto che una volta che ti innamori delle onde non ne puoi fare piu a meno... e come dargli torto!!!
Finalmente son riuscita ad andare a Torquay, sulla Great Ocean Road, ho preso un treno e poi un bus che mi ha lasciato direttamente di fronte l’ostello che avevo trovato sulla mia guida del Lonely Planet, indispensabile ed utilissima fonte per ogni mio viaggio.
Il Bells Beach Backpacking hostel è una costruzione tutta in legno, colorato, giallo, rosso, blu, con camere che si affacciano sulla spiaggia... decisamente spartano, senza riscaldamento in inverno, solo una stufetta... ma... cosa non mi aspettava in quest’ostello...
Appena entrata chiedo una stanza per me e la mia amica Anna... trascinata con la forza in quest’altra avventura. Uno sguardo al salottino dell’ostello e già sapevamo come sarebbe andata a finire!Una cucina, un salottino, qualche postazione internet e tanti... tanti dudes!!!
Lei inizia a maledirmi, in quanto io ero la sua continua fonte del peccato... sposata, con una fede al ditto, si ritrovava a sbavare per dei ragazzi, che non erano belli, ma molto... molto di più! Ad un tratto esclama 'Dio esiste!!!'... mi giro e capisco perché...
Era li stravaccato sul divano che guardava la tv, il ragazzo più bello che mi si mai capitato di incontrare nella vita...
Subito ci viene incontro un altro tipo, un californiano, Jon, biondo, occhi azzurri e sorriso durbans, studia a Melbourne ed ogni weekend lo viene a passare in questo posto sperduto sull’oceano. Jon fa morire dalle risate, è solare e socievole, già ci invita a cucinare qualcosa e mangiare assieme per poi andarci a sbevazzare una birra in un posto vicino Jan Juc, mezz’ora a piedi... ci si arriva spiaggia facendo...
Per me e la mia amica Anna va benissimo... poi arrivano anche gli altri, il figlio del proprietario un ragazzoccio tipicamente australiano ed un kiwi, ossia un ragazzo della Nuova Zelanda... oltre, dolcis in fundo, a Leo... un ragazzo olandese che sembra un modello... ma caspita troppo piccolino per la mia tarda età!!!
Chiacchieramo un po con Jon per scoprire che studia scienze ambientali... ed indovina poi dove???Ad Humboldt!!!!Cioè dove uno dei miei miti, Julia Butterfly Hill, si è battuta per salvare la foresta di quella zona rischiando la sua vita... ora capisco perchè con Jon si instaura subito un certo feeling... passiamo ore a parlare, riusciamo a trovare cosi tante cose in comune che non mi sembra lui possa essere un californiano, si dicono cosi tante cose negative su di loro!!!
Chad invece rimane nel silenzio, sembra addirittura che noi lo infastidiamo terribilmente... anzi la mia amichetta sostiene che abbia qualche problema di socializzazione... riteniamo piuttosto che sia uno che se la tira alla grande e lo lasciamo cuocere nel suo brodo.
La sera siamo tutti li, radunati a bere birra e mangiare un buon chilli messicano cucinato da Jon, il quale originario di San Diego ha risentito della cucina messicana per tutta la sua vita... altro che americani cresciuti a MacDonald... è più salutista di me!!!
Chad propone di guardarci Point Break in onore della bellissima Bells Beach... cosi ci stravacchiamo sulle poltrone e ci appisoliamo guardando un film che avevo visto almeno una decina di volte!!!
Vabe... Leo da buon olandese esce fuori un po di Maria, si sparano tutti di quei cannoni... a parte me... che si sa da buona ex sportiva doc non fumo, ma non mi crea problema guardare gli altri che si rincretiniscono... e ancora più divertente... credetemi!!!
Dopo qualche birra di troppo e qualche bacio con il biondissimo Jon (sempre avuto un debole per i biondi!) io e la Anna andiamo a dormire.
La mattina dopo mi sveglio presto, son sempre stata mattutina persino in vacanza... pensavo di essere la prima ad alzarmi alle 7 appena sorto il sole, molti sono ancora nel bel mezzo del loro sogno proibito migliore... ed invece io vado in cucina... e trovo il mio sogno... lui l'uomo da film, così come era stato coniato da me e da Anna la sera prima il nostro amico Chad di Santa Barbara!
Era li che sfogliava il giornale e si mangiava la sua bella tazzona di cereali... è bastato un 'Goodmorning' perchè lui sfoggiasse il suo sorriso miracoloso, quello che ti fa passare tutti i mali!Viene verso di me e mi offre una prelibatezza, di cui, da allora, non sono più riuscita a farne a meno... una fetta di toast con sopra Peanut Butter e miele... mamma che goduria... per di più preparata con amore da lui... mi sentivo in paradiso!!!
Così abbiamo iniziato a parlare, e da uno che sembrava un autistico diviene uno bello vissuto e persino profondo... il nostro caro amico Chad... ! Ha studiato psicologia, ed amette di averlo fatto solo perchè è la materia più facile che esiste da studiarsi all'università... come mi piace la gente onesta!!! ha fatto il Marines per qualche hanno, ed ha vissuto in Giappone, Spagna e Sud America... insomma... è un row e rough guy vero e proprio... guardarlo mi manda decisamente gli ormoni alla pazzia... è cosi stupendo, perfetto... io non ne ho mai visto uno cosi bello da vicino...
come capita spesso con uno che ti attrae subito, ma di cui ovviamente non senti di essere innamorato, scatta una sorta di franchezza e spontaneità che ti fa essere quella che non sei mai stata!
Lui ascolta i miei discorsi in silenzio, mi segue con quei due suoi grandi occhioni verdi... con quel suo sguardo chiaro, sano... da urlo!!!!Mi racconta della sua vita, del fatto che per lui il Surf rappresenta l'inizio e la fine di ogni sua giornata, la gioia e la massima aspirazione, perché rappresenta il legame con l'oceano e la sua terra, ed è una continua sfida!
Solo venendo in Australia ho avuto la possibilità di capire questa forte attrazione fra l'oceano ed i surfisti, è qualcosa di cosi inspiegabile che ti fa buttare in questo mare ghiacciato ed indomabile senza pensarci due volte, senza pensare che ci potrebbe essere uno squalo ad un metro da te!Oppure come succede nel Nord di una jellyfish che in un nano secondo ti fa morire stecchito... no... per gli australiani non è cosi!Esistono piante pericolose, animali mortali, eppure... eppure loro non li uccidono, non tentano di allontanarli, di infastidirli, semplicemente ci convivono pacificamente.
Fa parte del gioco, è come quella forte attrazione che ti spinge fra le onde, che ti fa galleggiare sul profondo blu in attesa di un'onda che ti possa far per un certo istante volare con il corpo ma soprattutto con la mente...
è una magia che si può capire solo se lo si sperimenta... ed è quello che avevo deciso di fare.
Volevo capire se ormai dopo due mesi trascorsi in Australia ero diventata abbastanza pazza da potermi definire tale, perchè tutti gli australiani un po lo sono, perchè loro non si pongono il problema se quello possa essere o no l'ultimo giorno della loro vita, visto che loro sono sempre felici.
Fa un po parte della loro filosofia di vita, 'take it easy everyday'... oppure 'slow down... you're running too fast' come dice il mitico Jack Johnson... insomma non c'è fretta nella vita, perchè affanarsi? Lo stesso vale per il loro concetto di morte... basta prendere ogni giorno alla leggera, basta non pensarci e se poi succede è la natura che ha deciso cosi!
Decisamente il puntò chiave è questo... loro non hanno paura di niente, neanche della morte, anche perchè molti di loro sono atei, discorso complicato questo da speigare in due righe, in quanto questo deriva più dal fatto di avere tutte le religioni del mondo e di avere un rispetto l'uno per l'altro che non si basa su convinzioni religiose, ma scaturisce dall'amore profondo che si nutre verso tutti gli esseri viventi, inclusi gli uomini!!!
Dunque ero pronta anche io a buttarmi fra le onde, con un cartello che diceva 'attenzione, pericolo di squali, nuotare in questo luogo è un tuo ed unico rischio', Affitatta l'attrezzatura ideale, cioè una muta ed una tavola a soli 10 dollari... bastava solo buttarsi di colpo in quell'oceano gelido e prorompente ed il gioco era fatto!!!
e splash... mi ci butto facendo finta di non provare freddo, anzi mantenendo quella clama tipica aussie e quel sorriso tipico californiano... le onde erano giusto quelle per imparare... ah ah... e c’era Chad che mi spiegava come 'to paddle' e prendere l'onda giusta ma soprattutto come non affondare... facile direi!!!
Quante tavolate in faccia, quanta acqua bevuta... caspiterina... per fortuna che sono stata anni campionessa di nuoto, che faccio la bagnina e che con la pallanuoto ho imparato a non rimaner giu... è davvero dura fra queste cazzo di onde... anche se piccole è un casino!!!
Ci provo e ci riprovo... ma nessun tentativo andato in porto, ma del resto ci vuole tempo, pazienza e tanta pratica per questo sport... non si scherza con le onde, bisogna davvero essere coscienti di quello che si sta facendo... ma la gioranta è bellissima, il sole splende altro nel cielo e tutti sono felici, come posso non esserlo io????
La mia amica Anna mi osserva dalla scogliera che si erge sulla splendida spiaggia di JanJuc... quante risate che si sta facendo... vorrei darle un colpo in testa mentre io non faccio altro che bere ed annegare sotto le onde!Ma piu questo succede e piu mi piace... inizio a pensare di essere masochista!sono distrutta!!!
Cosi torniamo tutti in ostello... messa ad asciugare la muta e fatta una bella doccia, ci accingiamo a passare la serata nuovamente a bere e cucinare... questa volta ci penso io... no... macche spaghetti!il mio piatto forte è indiano... zitti tutti e pappate!:)
Questa volta si unisce a noi anche Chad... cazz... piu lo guardo e piu muio, gli ormoni impazzano... non resisto... devo trovare una soluzione!Ma la soluzione la trova lui... hihihihi... non solo sembra essere piu loquace del solito, beh... visto che si parla di surf..., la sua passione... cosi faccio finta di voler sapere tutto e lui li ha spiegarmi tutto dettaglio dopo dettaglio... che carino... che amour!!!L’intesa si fa sempre piu tesa... e dopo un’occhiata di troppo e tante, tante risate... beh!Ci appartiamo e lasciamoo gli altri a fumare le canne... noi si ha meglio da fare!;)
La mattina seguente Chad si alza prestissimo per andare a vedere se c’è mare adatto per il suo surf, ha una tavola spettacolare da shortboard!Del resto sto culattone ha tutto il materiale ultimo e bellissimo gratutito visto che fa il manager di un surfshop a Santa Barbara, Ca!!!!
Anyway... il mare non era granche per lui, ma di sicuro fantastico per una pischella come me alle prime armi!!!sigh sigh... ma prima di imparare a dovere altro che mesi, mi ci vogliono anni!Gulp!!!!!
Comunque senza pieta lui viene e mi butta giu dal letto verso le 8 di mattina... si va a surfare a Bells Beach... Fa un freddo cane, ma il sole uscira e ci brucierà la faccia come al solito!qui picchia di brutto!!!anche di inverno!!!Sembro un pupazzo di neve per tutta la crema che mi son messa in faccia, per fortuna il resto viene coperto dalla muta!
Dalla scogliera BellBeach appare fantastica, una spiaggia color salmone, ampia, sinuosa... scendo giu dalle scalette e mi tuffo nel profondo blu, un mare bellissimo, limpido e pulito... sembra ci sia la stessa gente del giorno prima e dopo un po ci raggiungono anche gli austriaci... dai monti con furore... che ridere!!!:)))))))) Ma me li devo tener buoni visto che mi hanno promesso uno strappo di ritorno con la car per Melbourne!
Il bello del Surf è sicuramente l’economicità... perché tavola e muta(solo d’inverno) a parte... per il resto non serve nulla!non è come lo sci o lo snow, che devi pagare un fottio di denaro per scivolare giu, o come il kite, che non solo è piu pericoloso del surf, ma costa un sacco, con tutta la manutenzione..... no... il surf è una figata... basta una tavola... e via... il mondo diventa tuo in un momento!Se poi ci aggiungi un’istruttore come Chad... wow... altro che paradiso!!!!!!!!!!
Sono andata a vedere il museo del surf a Torquay, ci sono delle tavole dipinte da un’artista che raccontano la vita dei surfisti di tutto il mondo in maniera ironica, che ridere, ce ne è una in cui si dice che Dio era un surfista in quanto non solo surfava sulla prima tavola da Surf, che sarebbe ora custodita a S. Pietro, ma in quanto il suo passatempo preferito era sorvolare sulle acque e godersi la vita dividendo il pane ed i pesci in spiaggia... ahahah... :))))))
Chad mi ha aveva detto che lui sarebbe stato li anche il weekend successivo e che ci sarebbe tornato anche Jon con una sua amica e Leo... io purtroppo dovevo tornare a lavorare a Melbourne, ma non sarei mancata il weekend successivo, ormai quel posto mi apparteneva!
Cosi è stato... il weekend successivo son tornata a Torquay, nello stesso ostello e nella stessa camera di Chad questa volta!!!! Ahhhhhhh... !!!!:)))))))
Stessa gente, stesso tempo fantastico e stesso mare meravigliso...
Tavola e via... ho provato la stessa emozione nel tuffarmi fra le onde, nello sfidare quell’oceano, nel sentirne la forza, la bellezza... era bellissimo paddleare sull’acqua e lasciarsi trasportare dai ritmi della corrente, alzare lo sguardo al cielo ed osservare un cielo infinito... blu come l’oceano e sentire il sole che ti brucia la pelle... e poi aspettare le onde adatte, cercare di aumentare la paddleata e di salire sulla tavola, quell’istante in cui credi che quella volta ce la farai ed invece ti ritrovi non so dove dopo pochi metri... ed uscire dall’acqua con un sorriso durbans, felice come non lo sei mai stato perché quegli istanti sono tutto quello che cercavi e non avresti mai immaginato potessero esistere...
Avevo a lungo sentito parlare della filosofia surfista, ma piu che una filosofia in australia è uno stile di vita... è bello vedere padri e figli, amici, ragazzi e ragazze che arrivano all’alba o al tramonto in cima alle scogliere con sul tetto delle loro jeep le tavole ed aspettare che il mare dia inizio alla sua danza... e nel frattempo, si sta in silenzio, si beve una birra e si guarda l’orizzonte distesi sui prati lungo le spiagge...
Si incontra gente di tutte le eta, papa con i bambini, e vecchi con i loro cani, ma tutti innamorati della stessa volgia di surfare, anche una sola onda, che li ripaghi di una giornata di lavoro faticosa, di una storia d’amore finita, di un periodo non proprio fantastico della loro vita... loro sanno che l’oceano non li lascia soli, è sempre li che li aspetta...
È proprio questa la filosofia che mi ha affascinato, questo irreale ma reale confronto con la natura che in questo continente padroneggia che mi ha fatto innamorare di questo sport, ma soprattutto il fatto che qui fare Surf è come giocare a calcio, lo fanno tutti e non solo quelli pazzi, fuori di testa... lo fa il manager prima di andare a lavorare e lo fa la maestra delle scuole elementari prima di andare a dormire...
Cosi ho continuato a surfare o provarci almeno per tutto il weekend, e quando finivo mi facevo una bellissima passeggiata con Chad lungo quelle scogliere da cui si godeva uno spettacolo perdifiato... è cosi bello provare qualcosa per una persona appena conosciuta, quel trasporto imprevedibile, quella felicita indescrivibile, anche se sai che non rivedrai mai piu... ma come si fa a rinunciare a qualcosa di cosi intenso, ad un bacio nella luce di un tramonto dai colori australi, condividere quegli attimi semplicemente con qualcuno che se è anche diverso da te, in quei giorni è li per il tuo stesso motivo e sicuramente prova le tue stesse emozioni.
La vita è semplicemente meravigliosa se ripenso a quei giorni e questo luogo è tutto quello che cercavo da una vita, non riesco a pensare come faro ora che dovro abbandonarlo.
Ho salutato Chad un lunedì pomeriggio... lui si sarebbe spostato, sarebbe andato a Newcastle e poi avrebbe proseguito per Byron Bay e sarebbe salito a Nord se il posto era troppo affolato per i suoi gusti, lui che ha detto che il surf piu bello che aveva fatto era in Nuova Zelanda... mad Chad... nut!!!
Io invece a parte il mio giro nell’Outback australiano, avrei cercato di fare Surf in tutti i weekend, per non arrivare impreparata nella Rimini Australiana... Bondi beach... Sidney... in cui mi avrebbe portato il mio dad Australiano, cresciuto proprio li!
Spiaggia, tavola, una birra, silenzio, sole, l’oceano davanti a me, la danza delle sue onde... seduta sulla scogliera a pensare che mai come in quegli istanti sentivo di appartenere finalmente a qualcosa...
E poi ancora... colori, sensazioni, emozioni, voci, sguardi, cieli... quella sensazione di felicità e di liberta ci faranno dimenticare ogni cosa che non è andata per il verso giusto e ci fara finalmente rendere conto di essere le persone piu fortunate del mondo per esere li in quell'istante... Finalemnte mi è chiaro che ogni possibilità che ci viene data dal destino è qualcosa che abbiamo cercato a lungo... e che il bello della vita, che è per me un viaggio, è che non sappaimo mai come andrà a finire... e che questa sensazione che spaventa all'inizio scompare all'improvviso quando ci si accorge di essere padroni del proprio percorso, perchè sappiamo che non ci sara difficolta che potra fermarci, in quanto ogni difficoltà è solo una nuova esperienza, negativa o positiva da cui imparare, che ci porterà alla meta... Viaggiare mi fa sentire viva... perchè tutto mi è sconosciuto e sono io a decidere dove andare... ma soprattutto perchè tutto mi sorprende e mi regala qualcosa che non è stato mai regalato prima a nessun altro... in quanto ogni stessa volta è diversa per tutti... perchè il viaggio è un'esperienza che fai soltanto tua... e non appartiene a nessun altro... se non a quelle poche persone che come te sono alla ricerca di qualcosa di inafferabile... basta uno sgaurdo per capire chi sta compiendo il tuo stesso viaggio... ed è allora che capisci la magia di un luogo suggestivo, unico ed indimenticabile come l'Australia... sarà per sempre impressa nei tuoi occhi...

 
 
 

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    Re: My Australian Surfing » Diario di viaggio australiano (Voto: 0)
    da alvyx il 09/01/2011
    (Info Utente | Invia un Messaggio)
    Ah, ho vissuto 6 mesi in australia, northern beaches (Avalon), so cosa vuol dire il chill out, mate! Sono stati probabilmente i sei mesi più sereni e felici della mia vita, praticamente vivendo in acqua con i miei amici, regolando la mia vita in base alle onde.

    You're done, once you're a surfer you're done. You're in. It's like the mob or something. You're not getting out. Kelly Slater

     
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