Legge sulla Sicurezza delle Piste Nuova severa legge sulla Sicurezza delle Piste approvata dalla Regione Piemonte - Giovedì 15 Gennaio 2009 - 08:57 -
Il Consiglio Regionale del Piemonte ha approvato la nuova “Legge sulla Sicurezza delle Piste”, che, recependo la normativa nazionale, dota il Piemonte di un testo all’avanguardia nella regolamentazione della pratica dello sci e nella gestione e fruizione delle aree sciabili.
“Con questa legge – dichiara Giuliana Manica, assessore al Turismo, Sport e Pari Opportunità della Regione - il Piemonte si dota di una normativa all’avanguardia nel panorama nazionale, che, innanzitutto, riconosce l’interesse pubblico della sicurezza in uno dei comparti più importanti della nostra economia turistica, tutelando, al tempo stesso, l’impatto che questo genera sull’ambiente. Il testo garantirà la sicurezza di quanti, ogni anno, sempre di più dai numeri di questa straordinaria stagione, affollano le piste dei nostri comprensori sciistici. Chi trasgredirà le norme, gestore o sciatore, sarà punito con sanzioni severe, perché la sicurezza sulle piste nasce, innanzitutto, da una corretta cultura dei comportamenti, sia da parte di chi fruisce che di chi gestisce gli impianti. Allo stesso tempo, la legge predispone garanzie finanziarie per il sistema invernale, destinando specifiche risorse al sostegno delle piccole stazioni, così come dell’innevamento artificiale, realizzato secondo rigide norme di sostenibilità.”.
Tra le principali novità introdotte dalla legge la creazione di un elenco regionale delle piste e di una commissione tecnico-consultiva per la classificazione delle aree sciabili, che sarà nominata dalla Giunta e di cui faranno parte rappresentanti di tutto il comparto sciistico (oltre alla Regione e ai Comuni di competenza, i gestori degli impianti a fune e i gestori delle piste, i maestri di sci, le guide alpine, i volontari del primo soccorso, la Federazione Italiana Sport Invernali e le organizzazioni sindacali di categoria.).
Per quanto riguarda la tutela della sicurezza sono previsti rigidi e specifici obblighi, sia nei confronti dei gestori che degli utenti delle piste da sci, con sanzioni pecuniarie per i trasgressori.
I gestori, oltre a farsi carico di una polizza per i danni causati a terzi per proprie responsabilità, dovranno stipulare anche un’assicurazione per gli utenti nell’eventualità di danni o infortuni provocati dagli sciatori.
Al gestore viene anche riconosciuto l’obbligo di messa in sicurezza delle piste, ad oggi non previsto né dalla normativa regionale che nazionale, e la comunicazione annuale di un report sugli incidenti verificatisi con la ricostruzione delle dinamiche, in modo da fornire alla Regione dati che possano aiutare ad analizzare la dimensione e le tipologie del fenomeno.
Le sanzioni per i gestori, in caso di mancato rispetto delle norme, andranno da 5 mila a 50 mila euro.
Per quanto riguarda, invece, gli sciatori la nuova legge dispone sanzioni fino a 250 euro per coloro che non rispetteranno l’uso del casco, i limiti di velocità, gli obblighi di precedenza e le altre regole comportamentali previste dalla normativa nazionale. Il testo introduce, anche, nuovi obblighi per gli amanti del freeride e dello sci fuoripista, che dovranno avere sempre al seguito una pala, una sonda e il sistema di rilevazione ARVA.
Specifica attenzione, poi, nel regolamentare l’uso di tutti i mezzi meccanici e in particolare le motoslitte per le quali vige il divieto di circolazione sulle aree sciabili e non, ad eccezione dei percorsi e delle aree autorizzate dai Comuni per specifiche esigenze. Chi non rispetterà il divieto sarà punibile con ammenda da 400 a 2500 euro, più il sequestro del mezzo.
La legge disciplina anche le mountain bike, assimilandone l’uso a quello degli sci, con l’applicazione, quindi, delle stesse norme comportamentali previste per questi ultimi, inoltre, istituisce i bikepark, ovvero apposite aree riservate ai bikers.
Attenzione, inoltre, all’informazione e alla conoscenza delle norme di sicurezza: a questo scopo, vengono previsti corsi di aggiornamento a cadenza triennale, finanziati dalla Regione e rivolti ai direttori delle piste e agli operatori di primo soccorso, oltre a campagne di comunicazione con target gli utenti, in particolare gli sciatori più giovani.
Infine, tra gli strumenti più importanti che la normativa regionale definisce, ci sono garanzie finanziarie per lo sviluppo del comparto invernale, riconosciuto di grande rilievo per l’economia piemontese e per la tutela dei territori montani.
A questo scopo vengono istituiti tre fondi, con un primo stanziamento per l’anno in corso di 8 milioni di euro: 5 milioni per gli investimenti di riqualificazione e 3 milioni di euro, suddivisi tra il sostegno delle microstazioni invernali e la sicurezza delle aree sciabili, compreso l’innevamento artificiale, per il quale sono previste rigide regole volte a preservare la sostenibilità ambientale, come il divieto all’uso di additivi chimici.
"Si tratta di una normativa importante - hanno aggiunto i Consiglieri regionali Giorgio Ferraris ed Elio Rostagno - che consentirà di promuovere tutte le attività che sostengono l’economia montana (nel periodo invernale ma anche estivo, come nel caso della mountain bike). E’ un dato di fatto ormai assodato da anni che tutte le stazioni sciistiche difficilmente riescono a chiudere i propri bilanci annuali in attivo, facendo affidamento sulle sole entrate derivanti dagli skipass o dall’utilizzo degli impianti di risalita. Da qui la necessità che gli Enti pubblici e la Regione per prima si accollino la responsabilità di garantire maggiore sicurezza per i fruitori delle piste (attuando a livello locale la legge nazionale 363/2003) e l’onere anche economico di sostenere tutte le realtà montane, che spesso trovano difficoltà a decollare”. [ Notizia precedente ] [ Notizia seguente ]
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