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Lettera del Presidente Surfing Italia Lettera di Graziano Lai Presidente di Surfing Italia a seguito dell'assemblea straordinaria - Lunedì 23 Luglio 2007 - 09:34 -
Venerdì sorso si è tenuta a Roma l’assemblea straordinaria di S.I. e, alla luce degli esiti della stessa e di quanto scaturito, ritengo doveroso scrivervi, per informarvi in merito alla mia conseguente decisione di rimettere il mandato di presidente nelle mani del Consiglio Direttivo e di tutti voi, rassegnando le mie dimissioni.
Nel corso dell’assemblea la discussione si è imperniata su soli due punti dell’ordine del giorno, poiché il tempo non è stato sufficiente ad esaminare quello relativo alle nuove procedure di affiliazione AICS-CONI per le quali abbiamo stipulato una convenzione che purtroppo deve ancora andare a regime.
Il prolungarsi della discussione degli altri argomenti in O.D.G. e la conseguente votazione a scrutinio segreto, hanno assorbito tutte le sei ore previste per la riunione.
Questo è comunque quanto stabilito dall’assemblea (rammento che, a termini di statuto, essendo l’assemblea sovrana, tali decisioni sono inappellabili)
Squalifiche junior.
Si è decisa, su proposta del consiglio S.I., la sospensione delle stesse, e la riammissione, per gli atleti Junior interessati, all’attività sociale agonistica e non; essi potranno quindi, se lo vorranno, prendere parte a tutte le restanti gare della stagione, aperte alla loro categoria di età.
Provvedimenti atleti Eurosurf.
A seguito di una lunga ed estenuante discussione, che non ha sortito alcun risultato di fatto, vista la totale divergenza di opinioni fra le parti interessate, si è proceduto ad una votazione, relativa a due proposte; una del C.D. e una degli atleti colpiti da provvedimento.
Il Consiglio, ritenendo sussistenti le ragioni per l’adozione di un provvedimento disciplinare, ha proposto la comminazione di una giornata di squalifica e una sanzione pecuniaria di duecento euro, il cui ricavato andrà devoluto in beneficenza a favore dell’ospedale “Bambin Gesù” (presso il quale prestava opera di volontariato il compianto surfer e amico Tommaso Forti.
Gli atleti hanno invece chiesto l’annullamento delle sanzioni, la cancellazione della classifica della gara top 44 di Buggerru e l’organizzazione da parte di S.I. di una ulteriore tappa top 44 di recupero.
Non essendo stato possibile pervenire ad alcuna soluzione mediata fra le parti, si è proceduto al voto che è risultato favorevole alla proposta del consiglio.
La sanzione indicata è stata quindi approvata a maggioranza e gli atleti interessati saranno reintegrati nei ruolini qualora accettino di attenersi alla decisione inappellabile dell’assemblea.
Al termine dell’assemblea, nel congedare i presenti, ho consegnato nelle mani del vicepresidente, la lettera relativa alle mie dimissioni.
Tale decisione è maturata in me nel corso della stessa assemblea che, per me , essendo stato io stesso a chiederne la convocazione, e per il consiglio, era ritenuta della massima importanza, sia per la natura oltremodo delicata degli argomenti in essa trattati, sia per i fatti che l’hanno determinata. Pertanto la ritenevo quanto mai necessaria, proprio al fine di stabilire il consenso della base nei confronti dell’operato del Direttivo.
Ciò non poteva, a mio avviso, prescindere da una partecipazione nutrita e sentita delle delegazioni dei clubs, cosa che invece non ho potuto percepire, dato che, fatti salvi i diretti interessati (quindi clubs rappresentati dai consiglieri e dagli atleti dell’Eurosurf) erano rappresentati di persona appena tre altri clubs.
Capisco che questo periodo, possa risultare scomodo per tante persone coinvolte nelle attività estive (bagni , scuole, negozi etc.) , ma al tempo stesso, trovo impensabile il non presenziare ad un appuntamento così importante, volto a chiarire un momento che non è semplice e nel quale, sia io che il direttivo ritenevamo l’opinione di coloro che ci hanno conferito delega, importantissima. Come sapete ho sempre cercato di sottolineare il fatto che S.I. sia fatta dai surfers e, mai come in questa occasione avrei voluto che così fosse, che ci fosse l’espressione delle opinioni e dei sentimenti della base e, se proprio non di persona, questa fosse pervenuta almeno in forma di scritto associato alle numerose deleghe. Purtroppo così non è stato e nel corso della riunione, ho avvertito un profondo senso di solitudine, mia, dei consiglieri e dei pochi delegati estranei alla vicenda, che erano presenti e che ringrazio sentitamente per l’impegno dimostrato
Davanti a tale immagine e nel respirare l’atmosfera di violenza verbale e di profonda contestazione circa il nostro operato, la domanda che mi è sorta spontanea è stata il classico “cui prodest?” A che pro?
Vedete, io ritengo di essere la persona che ha meno interessi di chiunque all’interno dell’attività associazionistica: non sono un presidente di club (anzi sono un semplice socio di un club piccolissimo), non ho né una scuola, né un bagno, né un sito, né interessi di natura aziendale.
Non ho mai avuto un “orticello” e forse questo è il motivo che sovente mi porta a pronunciarmi contro la cultura degli “orticelli” che sembra permeare tutta la società, ben oltre il nostro mondo.
Il tempo che ho dedicato (e vi assicuro che è tanto) a S.I. e al surf inteso come associazione, è tempo che è stato dedicato per pura passione e per il desiderio di traghettare quella parte del nostro mondo, che crede negli stessi ideali, dalla “tribù” del surf, alla “disciplina sportiva” del surf, intesa nella piena accezione del termine.
Per due stagioni abbiamo lavorato insieme per costruire un’organizzazione, basata su regole certe, democrazia e, a mio avviso, giustizia. Ciò è sicuramente accaduto in maniera ancora perfettibile e suscettibile di miglioramenti; errori saranno di certo stati commessi, ma escludo la malafede e considero la scarsità di risorse disponibili, alla quale si è sopperito solo ed esclusivamente con tantissimo impegno.
Se oggi mi trovo ad esternare questo punto di vista, è perché ritengo che tale lavoro , probabilmente non sia stato percepito o giustamente considerato, oppure, anche se non vorrei pensarlo, che non importi a nessuno, fatti salvi pochissimi.
Ciò fa venire meno anche le mie più profonde motivazioni e mi porta a considerare le scelte fatte, di rinuncia ai fini di dedicare il mio impegno a S.I.
Interessi, affetti, la stessa pratica sportiva e la passione per cimentarmi ancora, per puro divertimento, in qualche gara di Longboard, sono passati tutti in secondo piano in questi due anni, solo per un ideale.
Capirete come l’essere oggetto di insinuazioni che ho spesso trovato misere, possa avermi fatto sentire, in più di una occasione. E nel momento in cui, forse più che mai, avrei anch’io avuto bisogno del Vostro sostegno e del percepire il Vostro sostegno, l’approvazione del mio operato e delle scelte del consiglio, ciò non è stato, lasciandomi quanto mai vuoto e incrinando la profonda motivazione interiore che, fino a ieri, mi ha portato ad agire, almeno nella mia opinione, per il bene supremo di S.I. e di tutti noi.
Oggi, all’indomani di tutta questa sgradevole pagina, non ritengo che la mia figura come presidente possa essere più di alcuna utilità al movimento e questa è la considerazione che mi ha portato a rassegnare le mie dimissioni. Collaborerò nella misura strettamente indispensabile all’attività di S.I. fino al termine del campionato e in attesa della prossima assemblea elettiva, ma non vogliatemene se la mia presenza e la mia partecipazione non avverranno più nella misura consueta poiché ritengo esaurito il mio compito, del quale forse non sono stato all’altezza.
Yours in Surfing
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